L’amore di Roma per i fumetti in età moderna deriva, come per tutte le città italiane toccate dalla presenza delle truppe alleate, dal contatto coi fumetti di scuola anglosassone: i primi vagiti degli eroi della DC Comics con Action Comics o Sensation Comics, per esempio, venivano usati come strumento di propaganda e trovarono un terreno fertile fra i giovani romani del periodo a ridosso della fine della Seconda guerra mondiale.
Terreno fertile che diede inizialmente i suoi frutti con l’Archivio internazionale della stampa a fumetti, con sede proprio a Roma e, nello specifico, all’Università La Sapienza: intorno a questa struttura orbitavano i personaggi che furono tra i fondatori della storica fiera di Bordighera prima e della primissima edizione del Lucca Comics poi.
Da Lucca a Roma
Dal 1995 al 2005, Expocartoon è il nome che Rinaldo Traini, per un lungo periodo a capo del Salone Internazionale dei Comics a Lucca, diede alla prima manifestazione romana, data come emanazione per l’Italia centrale proprio dell’evento lucchese: fu un successo inaspettato, che prese alla sprovvista anche la politica della Capitale.
Mentre quell’esperienza era ancora in corso, contemporaneamente nasceva Romics, che è poi la principale e più grande manifestazione per appassionati di fumetti nella Città Eterna. Era il 2001, e da allora i fan di serie tv, manga e graphic novel sanno che ogni anno possono aspettarsi due edizioni del festival, che certo non è l’unico a svolgersi a Roma.
Se in origine la sovrapposizione di Romics era con Expocartoon, oggi c’è da citare almeno ARF, più piccolo per dimensioni e per ambizioni, che fino al 2021 si è svolto all’ex Mattatoio e al momento in cui scriviamo è alla ricerca di una nuova collocazione.